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Progetti e ricerca

ViCTOR-E. Visual culture of Trauma, Obliteration, Reconstruction in post-WWII Europe

Il progetto di ricerca internazionale Hera JRP PS “ViCTOR-E. Visual culture of Trauma, Obliteration, Reconstruction in post-WWII Europe”, coordinato dall’Università “Goethe” di Francoforte sul Meno, coinvolge quattro diversi paesi (Germania, Francia, Repubblica Ceca e Italia) ed analizza il cinema di non-fiction negli anni 1944-1956

ViCTOR-E. Visual culture of Trauma, Obliteration, Reconstruction in post-WWII Europe (2019-2022)

Gruppo di ricerca: Franceso Pitassio, Rossella Catanese, Simone Dotto, Paolo Villa, Alessandro Russo (Università degli Studi di Udine), Vinzenz Hediger, Johannes Rhein, Andrea Haller (Università Goethe di Francoforte sul Meno), Sylvie Lindeperg, Perrine Val (Università Paris 1, Panthéon-Sorbonne), Lucie Česálková (Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca), Ondřej Haváč, Andrea Průchová Hrůzová (Istituto di Storia Contemporanea, Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca)

Sostenuto da: HERA JRP PS (Joint Research Programme European Public Space, Culture and Integration)

Promosso da: Horizon 2020 (Unione Europea)

Con la collaborazione di: Università Goethe di Francoforte sul Meno, Università degli Studi di Udine, Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca, e Università Paris 1 - Panthéon Sorbonne, in cooperazione con il Deutsches Filminstitut und Filmmuseum Frankfurt, il Centre National de la Cinématographie Paris, il National Film Archive di Praga, l'Archivio Nazionale Cinema Impresa di Ivrea, lìAssociation des Cinémathèques Européennes (ACE) e il laboratorio La Camera Ottica dell'Università degli studi di Udine.

Materiali: 10 bobine 35 mm

Descrizione: 

Il Progetto Hera JRP PS “ViCTOR-E. Visual culture of Trauma, Obliteration, Reconstruction in post-WWII Europe” coinvolge quattro diversi paesi (Germania, Francia, Repubblica Ceca e Italia) ed analizza il cinema di non-fiction negli anni 1944-1956. Questo progetto coinvolge inoltre diversi archivi audiovisivi e cineteche europee, le cui risorse sono offerte attraverso una mostra virtuale sul portale European Film Gateway.

L’attività svolta dal Laboratorio si è focalizzata sui materiali dedicati alla mostra virtuale su EFG, fra i titoli proposti dall’unità italiana: Mogadiscio bianca e nera, Nastri d’acciaio, Terra delle Dolomiti, Uomini del cielo, Uomini e case, Vita di un porto, alcuni dei quali in duplice e triplice copia (Vita di un porto e Uomini e case). Si tratta di dieci bobine dell’Archivio Nazionale Cinema Impresa - CSC di Ivrea, archivio partner, dedicato alla raccolta di film non-fiction. L’intero lavoro è stato condotto dal tecnico Alessandro Russo, sotto la supervisione della prof.ssa Cosetta Saba e della dott.ssa Rossella Catanese. Alessandro Russo ha eseguito sulle bobine i test di acidità monitorando il pH dei materiali, per vagliare i casi di sindrome acetica. Tutte le fasi di pulizia e riparazione delle perforazioni e delle giunte sono state testimoniate da foto, secondo i protocolli di documentazione per la reversibilità degli interventi. La digitalizzazione è stata effettuata sullo scanner Cintel - Black Magic (4k). Russo ha portato a termine tutte le richieste provenienti dall'ANCI, a partire dai loghi e dalle didascalie iniziali richieste; poi, ha eseguito sia il color grading che la correzione anamorfica (Vita di un porto è stato girato in formato anamorfico Cinépanoramic) seguendo le linee guida etiche e i protocolli di Laboratorio. Per garantire un lavoro filologico sul color grading, Alessandro Russo ha utilizzato il dispositivo Kaiser Film Copy Vario, per una corrispondenza cromatica più sfumata.

Il lavoro di restauro e ripristino dei valori iconici e testuali dei film in questione è un valore aggiunto nell’ambito del progetto, in quanto costituisce l’apertura di un dialogo con le istituzioni archivistiche nonché un confronto diretto con i film d’archivio, in una riflessione sull’uso delle fonti audiovisive.